Una nuova vita

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z e f

Posted on 26/9/2008, 20:00

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CITAZIONE ("Casa Pevensie" di •Floral~Fallal• @ 26/9/2008, 20:57)

Quei tre giorni volarono via così com'erano venuti: all'improvviso.
Infatti l'ultimo giorno si ritrovarono per partire su un treno diretto alla stazione Coombe Halt.
Era una piccola stazioncina, neanche degna di quel nome. Era giusto una base in rilievo di legno tanto quanto bastava per tenere in alto il nome della stazione.
I quattro si trovavano in piena campagna e tutto sembrava isolato e sembrava ovattare le orecchie.

°Susan°

Posted on 26/9/2008, 20:08

Era stato detto loro che una certa Sig.ra McCready sarebbe venuta a prenderli e li avrebbe portati a casa di uno sconosciuto prof. Kirke. Ma nessuno era in vista. Poi sentirono il rumore del motore di un'automobile. Si avvicinarono, ma quella non si fermò, attraversò i binari e se ne andò.
Il professore sapeva che dovevamo arrivare disse Susan.

Sweet Transvestite

Posted on 26/9/2008, 20:18

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*Siamo sicuri che sia questa la stazione?* c'erano praticamente solo loro, sotto al sole cocente dell'estate, in aperta campagna. Mantenne la sua valigia, e quella di Lucy con l'altra mano. Era quasi più grossa di lei quella valigia. *Aspettiamo...non ho la minima idea di dove siamo adesso*

°Susan°

Posted on 26/9/2008, 20:20

Il nome della stazione è questo disse Susan confrontando il nome con quello scritto sui biglietti.
In quel momento Edmund disse: Forse ci hanno messo il cartellino sbagliato.

Sweet Transvestite

Posted on 26/9/2008, 20:37

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*Non penso proprio* replicò Peter muovendo qualche passo così da poter cercare di vedere qualcuno *HEY...C'E' NESSUNO?* domandò alzando la voce

°Susan°

Posted on 27/9/2008, 14:57

In quel momento si sentì un rumore di zoccoli, seguito da un rumore di un carretto trainato. Qualche secondo più tardi apparve sulla strada un cavallo che trainava un carretto, sul quale era seduta una signora con un cappellino molto grazioso. Fermò il carretto davanti a loro.

-°Edmund°-

Posted on 27/9/2008, 16:56

Quando i ragazzi le domandarono se era lei la signora McCredy, ella rispose: Temo proprio di si.
Tutti si guardarono come per dirsi "guarda tu dove siamo capitati".
Tutto qui? aggiunse ancora la donna. Non avete portato nient'altro?

°Susan°

Posted on 27/9/2008, 17:00

No, signora rispose Susan. Siamo solo noi.
Me ne compiaccio disse la donna osservandoli.
Poi i quattro fratelli salirono sul carretto, la Sig.ra McCready invertì il passo e tornò verso dove era venuta.

z e f

Posted on 27/9/2008, 17:21

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"Salirono sul carretto..."

La cavallina che trainava il carretto fece un po' di storie durante il tragitto ma, grazie alle incitazioni della signora McCready giunsero finalmente in vista della maestosa Casa Kirke.
Una casa bellissima e particolare. Vagamente coloniale, era costruita in pietra e aveva un lungo balcone che correva su tutta la facciata.
I ragazzi la guardarono con una strana espressione sul volto, in un misto tra paura e ammirazione.

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°Susan°

Posted on 27/9/2008, 17:44

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ke belle!!^^

Raggiunta la casa, entrarono e i ragazzi rimasero ad ammirarla con il naso all'insù. Nel frattempo la McCready faceva un lungo elenco: Il professor Kirke non è abituato ad avere dei bambini per casa, pertanto ci sono alcune regole da rispettare. Qui non si urla, non si corre, non si fa un uso improprio del montacarichi...
Nel frattempo Susan stava avvicinando la mano ad un busto di gesso e quella disse alzando la voce: ...Non si toccano gli oggetti antichi...
La ragazza la guardò con uno sguardo indescrivibile.
E soprattutto, in alcun modo, si reca disturbo al professore.

z e f

Posted on 28/9/2008, 10:23

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I ragazzi continuarono a seguire la McCready e Lucy si fermò un attimo di fronte alla porta della stanza del Professore.
Da sotto la luce che filtrava si spezzò in due punti facendola diventare buia: segno che il Professore si trovava davanti alla porta.
Lucy, spaventata, corse insieme al resto del gruppo...

°Susan°

Posted on 28/9/2008, 10:36

La McCready mostrò loro le stanze dove avrebbero passato la notte per tutto il loro stare lì. I ragazzi si divisero e cominciarono a svuotare le valige nei loro armadi. La sera arrivò presto. Verso le sette e mezza, furono chiamati per la cena, che consumarono in silenzio. Poi tornarono tutti al piano superiore e si fermarono nella stanza di Susan e Lucy.

z e f

Posted on 28/9/2008, 10:38

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Lucy era nel suo lettino e guardava i fratelli con aria triste.
Le lenzuola sono ruvide. disse.

°Susan°

Posted on 28/9/2008, 10:50

Susan guardò la sorellina teneramente e disse: Le guerre non durano per sempre, Lucy. Presto saremo a casa.

-°Edmund°-

Posted on 28/9/2008, 11:13

Sì, se avremo ancora una casa. fece Edmund entrando nella stanza.

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