| allooooora spiaghiamo. io sono Cristina, perchè Christine è il nome vero di Lafee. La Sora è Mattia [nome da donna eh]. Shasta è Alice, perchè credo che le piacerebbe come nome xD Shasta capiscimi. Susan è Chiara perchè me lo ha detto lei u.u
tutto quanto è frutto di fantasia, a parte l'indirizzo di casa Barnes: quello è giusto muahahaha.
chiedo scusa per la pessima storia, ma l'impegno ce l'ho messo. sono i primi 2 capitoli.
Vite stravolte
Sono in ritardo, sono in ritardo!
Skandar sale i tre gradini che precedono la porta e suona.
Ad aprire è Andrew Adamson.
Skandar! Mancavi solo tu.
Lo so, scusate.
Skandar entra nel piccolo ingresso e segue Adamson nella sala da pranzo. Will sta parlando con Anna e Georgie, mentre Ben parla al telefono.
Si... esatto, sei pizze... ok grazie.
Il ragazzo saluta Skandar e comunica che le pizze arriveranno per le otto e mezza circa.
Alza il fuoco nel caminetto. Skandar getta uno sguardo fuori dalla finestra: presto sarebbe scoppiato un temporale di quelli peggiori...
Alla pizzeria italiana di Portobello Road, intanto, Mattia attacca il telefono.
Cri, Chia, andate voi per favore... Alice è impegnata di là.
Cristina, una ragazza dai capelli mossi color castano ramato, e Susanna, carnagione chiara e capelli scuri, aspettano che le pizze siano pronte e le caricano su un furgoncino a due posti.
Chiara è alla guida.
Qual'è l'indirizzo, Cri?
CAM, First Floor, 55-59 Shaftesbury Avenue.
Perfetto.
Arrivate a destinazione, suonano al campanello.
Non è una serata diversa dalle altre: uggiosa, umida, buia. E la casa è uguale alle altre cui hanno consegnato pizze.
Eppure è diverso il destinatario. O meglio, i destinatari.
Quando Ben apre la porta di casa sua, a Cristina viene un mezzo infarto.
Oh, mio...
Un tuono in lontananza.
Buonasera. Quanto vi devo per le pizze.
Chiara ancora non si è ripresa. Non tanto per Ben Barnes, quanto per il lavoro che fa.
Ehm... sarebbero 18 sterline...
In quel momento scoppia il diluvio. Chiara allunga le pizze a Ben prima che si bagnino.
Da dentro, si sente la voce di William e Skadar.
Falle entrare! Fuori è un disastro!
Ben le tira dentro e chiude la porta.
Prego, accomodatevi.
Ehm... grazie...
Adamson sorride e domanda: Come vi chiamate, signorine?
Il solito formale... commenta Anna sarcastica.
Io sono Chiara e... ehm... a mia amica in catalessi è Cristina.
Cristina sorride imbarazzata.
Già... Non vorremmo proprio disturbare, davvero!
Nessun disturbo, anzi. Io sono Ben, lui è Andrew, poi c'è Georgie...
Oh, lo sappiamo lo interrompe Chiara. Lo sappiamo molto bene.
E iniziano le chiacchiere. Domande ai “vips” e domande alle due pizzaiole. Cristina e Chiara non si reggono più dall'entusiasmo!
Dopo un'ora buona il temporale si allontana e le due ragazze, pur controvoglia, insistono per levare le tende. Saranno anche persone famose, ma è comunque una casa privata!
Grazie mille, per tutto!
Grazie a voi per le pizze, erano ottime.
Chiara e Cristina salgono sul furgoncino e sospirano.
Che peccato che non ci fossero le altre! Sarebbe stato molto divertente, considerando la passione di Alice per Skandar!
Già! Scommetto che gli sarebbe saltata addosso!
Tornate in pizzeria, raccontano tutto tra i gridolini generali.
Non immaginerete mai a chi abbiamo consegnato una pizza!
A chi?
Al cast di Narnia.
Come no! fa Alice, scettica, parlando da dietro al bancone
Giuriamo su quello che vuoi!
Alla fine Mattia e Alice cedono e la serata trascorre tranquilla. Una bellissima esperienza, senza dubbio.
A mezzanotte la pizzeria chiude e le ragazze salgono all'appartamete soprastante e si addormentano, godendosi una notte di meritato riposo.
Ma le cose non sono mai troppo semplici...
Sulle spine
Il giorno successivo inizia come al solito. Alice e Mattia sono le prime ad alzarsi, per andare all'università. Solite lezioni: Lingua e Letteratura è una facoltà tutt'altro che semplice...
Pranzo al Mc Donald's e poi di corsa in pizzeria, a raggiungere Chiara e Christina.
Verso le quattro e mezza del pomeriggio, mentre Cristina e Alice si tirano addosso gli stracci bagnati usati per lavare il pavimento, Mattia sonnecchia seduta ad un tavolo e Chiara sbocconcella una barretta al cioccolato, un cliente entra nel locale.
Alice lascia cadere con un tonfo secco l'asciugamano e rimane immobile.
Cristana sorride, come anche Chiara.
Ciao Skandar!
Ciao. Sono passato per chiedervi se possiamo prenotare un tavolo per sette, per stasera.
Ma certo! A che ora?
Skandar ci riflette un momente, poi risponde: - Alle otto e mezza vabene?
Perfetto! risponde Chiara, segnando su un cartoncino “Skandar Keynes, 8:30”. Ah, loro sono Alice e Mattia.
Mattia apre gli occhi e fissa Skandar con aria sbalordita.
Svegliarmi no, eh?
Tutti ridono alla faccia di Mattia, a metà tra lo scioccato e l'addormentato.
Va bene. A stesera, grazie.
Skandar esce, tranquillo.
Alice è ancora immobile. Non dice niente.
Ali? Ci sei?
Alice si gira verso Mattia e chiede: Ma lo hai visto anche tu?
Altre risate. Chissà perchè, per le sette il locale risplende, mentre iniziano a comparire i primi clienti. Tre pizze da portare via, una coppietta che vuole fermarsi, una mamma con i due figli prendono un tavolo, quattro chiamate.
Ma le quattro ragazze non riescono a fare a meno di guardare sempre l'orologio...
Sette e trenta, sette e cinquanta, otto e cinque, otto e quindici...
Alle otto e venti, Alice non si regge più: afferra Chiara per la mano e la trascina in bagno.
Nessuno sa che stanno facendo...
Otto e mezza: dovrebbero arrivare tra poco.
Otto e trentacinque. Cinque minuti non uccidono.
Otto e quarantacinque. Cristina osserva silenziosa il tavolo vuoto.
Finalmente la porta si apre e sei persone entrano con l'aria di chi ha fretta.
Scusate, ma qualcuno era in ritardo... commenta Adamson, serafico.
Non è colpa mia!! risponde Skandar, con aria imbufalita.
Uno dopo l'altro entrano tutti.
Mentre Cristina li accompagna al tavolo con un sorriso, Mattia bussa alla porta del bagno.
Si va in scena.
Pizza per sei. Ma il tavolo non era per sette?
Il nostro amico non è potuto venire, ma ve lo faremo conoscere! informa Anna, alla domanda di Mattia.
Si, è molto simpatico concorda William.
Alice sembra aver trovato un modo di “vivere” anche con quella clientela nel locale. Spigliatissima, è lei a servire quel tavolo.
A mezzanotte, orario di chiusura, il gruppo è ancora lì.
Anche se stanche, le ragazze si siedono con loro e parlare un po'. Si ride, si scherza e si beve coca cola e birra fino alle due...
Alla fine, Georgie e William si alzano, seguiti a ruota dagli altri.
Ci siamo diveryiti molto, davvero! La vostra pizza è ottima.
Già, una delle migliori di Londra.
Usciti tutti dal locale, William torna indietro e, sporgendosi sul bancone, mormora: Non vi libererete di noi molto facilmente, eh... o perlomeno, non di me.
Detto questo, esce chiudendo la porta.
Le ragazze non dicono niente: chiudono la pzzeria, salgono e si stendono per addormentarsi. Ma l'emozione è troppa, e presto le luci della camera sono di nuovo accese e le chiacchiere partono a raffica.
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